ABBIAMO UN TESORETTO DA 20.000.000 DI EURO

Questo è quanto dichiarato dal Presidente Innocenti in una recente intervista rilasciata ad blog di settore.
Nella stessa intervista ha altresi orgogliosamente dichiarato che è grazie alle sue capacità gestionali che la FIR ha chiuso il bilancio consuntivo 2022 con un attivo di 1,5 milioni di euro, ma se cosi fosse non potremmo che esserne felici e congratularci, e viene spontaneo dire che abbiamo un Mario Draghi in casa e non lo sapevamo !

Purtroppo l’intervista non ha previsto quel contraddittorio che, alla luce delle accuse lanciate da Innocenti nei confronti dei quattro consiglieri rei di non aver votato l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2022, sarebbe stato opportuno se non altro per comprendere le motivazioni che hanno portato a quella scelta.

Non si tratta di qualcosa di poco conto, parliamo di una cifra che avrebbe potuto e dovuto rilanciare il rugby italiano che, contrariamente a quanto afferma il presidente Innocenti, è in forte crisi sia per numero di tesserati che di società.

Nel 2021 la FIR poteva contare su una disponibilità di oltre 50 milioni di euro che oggi, secondo quanto dichiarato dal Presidente Innocenti, si è ridotta a circa 20 milioni.

Ammettiamo di non essere molto ferrati in materia di bilancio, potrebbe il “Mario Draghi de noantri” cortesemente spiegare come sono stati impiegati i 30 milioni di euro ?

Potrebbe essere questa la ragione per la quale ben quattro dei dieci Consiglieri Federali hanno deciso di non votare il Bilancio Consuntivo 2022.

Attenzione, ad eccezione di Carlo Orlandi, stiamo parlando di tre consiglieri fortemente voluti da Innocenti per le loro competenze professionali oltre il mondo del rugby.

Per comprendere l’intera vicenda occorre fare breve excursus sull’origine dei 50 milioni di euro, su menzionati.

  • Nel 2020 viene firmato un accordo per la cessione di una quota URC (Competizioni Europee per Club)a CVC (Fondo di Investimento) per un importo pari a 16 milioni di euro.
  • Nel 2021 viene siglato un secondo accordo per la cessione di una quota del “6 Nazioni” sempre a CVC stavolta per un importo di circa 37 milioni di euro.

Gli accordi prevedono il versamento di queste somme (in totale oltre 50 mililoni di euro) in tranche annuali tra il 2021 ed 2025.
Ovviamente trattasi di importi lordi e soggetti anche al tasso di cambio sterlina-euro.

È noto a tutti che nel 2020 il Consiglio Federale presiduto dal compianto Gavazzi decise di assegnare l’intera quota URC, pari a 3 milioni di euro, a sostegno delle società italiane per far fronte alla crisi causata dal COVID.
Alla fine furono erogati addirittura 4 milioni grazie ad un’autotassazione dell’intero Consiglio Federale e dei cinque Dirigenti Federali più un sensibile avanzo di amministrazione.
Purtroppo quello del 2020 sarà l’ultimo contributo che le società riceveranno.

Il 21 marzo 2021 Innocenti viene eletto alla carica di presidente della Fir ed ancora oggi i clubs non hanno ricevuto neanche un euro di contributo straordinario.

Una domanda sorge spontanea ed è piu che lecita: dove sono finite le somme versate da CVC per gli anni 2021, 2022 e 2023?

Diversamente dall’Italia, le altre Unions hanno investito sul loro movimento oltre il 50% dei fondi provenienti da CVC, mentre da noi non un euro è stato erogato a favore dei club, neanche un minino sostegno economico per favorire la ripresa dell’attività nel post pandemia.

Gli unici sostegni che le società hanno ricevuto in questi tre anni sono quelli assegnati alle Federazioni Sportive da “Sport & Salute”, attraverso diversi bandi in cui alla Federazione viene demandata solo la verifica dell’attività svolta dai club e niente altro.

Sono davvero pochi gli euro – si parla di non più di 100.000 euro in tre anni! – investiti a sostegno dell’impiantistica sportiva e, nonostante tutti gli impegni presi in campagna elettorale, neanche un euro è stato erogato a favore del Rugby di Base

Per contro sappiamo con certezza che in questi tre anni di presidenza Innocenti sono aumentati:

  • i fondi per l’Alto Livello (era stato promesso un taglio a favore delle società di base)
  • i compensi del Consiglio Federale
  • addirittura due aumenti consecutivi degli emolumenti dell’intero CdA delle Zebre.

Disponendo di un tesoretto di ben due milioni di euro più un avanzo di amministrazione di circa un milione e mezzo di euro, ci chiediano quale necessità spinge Innocenti a chiedere un prestito oneroso (tasso di interesse al 6%) di due milioni di euro al Credito Sportivo a poco più di un anno dalle elezioni?

Onestamente a noi non viene in mente alcuna ragione se non che con l’avvicinarsi delle votazioni per il rinnovo delle cariche federali si sia finalmente deciso a fare qualche, chiamiamolo cosi, “investimento” sul movimento.

Diceva un vecchio politico romano che a pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca.

Comunque a prescindere da come verrà utilizzato il prestito bancario, il tesoretto e l’avanzo di amministrazione, il “Mario Draghi di casa nostra” dovrà spiegare al movimento, soprattutto alle società di base che aveva promesso di sostenere ed a cui non è arrivato un solo euro – come sono stati utilizzati i 30 milioni di euro (trenta milioni) versati, tra il 2021 ed il 2023, da CVC.

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