Si stanno svolgendo in questi giorni riunioni territoriali che coinvolgono i massimi vertici federali ed i responsabili per la formazione e la promozione della Federugby diretti ad illustrare come verranno destinati i soldi che la FIR investirà su rugby di base e come sarà organizzata la formazione per i giovani talenti.
Spiace dirlo ma la confusione regna e impera ovunque nonostante la buona volontà dei vice presidenti che ci mettono la faccia e dei tecnici che stanno presentando i progetti.
Innanzitutto manca una linea federale …. una proposta tecnica e di promozione che chiarisca quale percorso propone la federazione.
Poi non vi è chiarezza su come verranno destinati i fondi e quali progetti verranno premiati. Tutto è molto fumoso e discrezionale, si capisce però che ogni progetto sarà valutato da una commissione che ha una preminente componente “politica” e senza delle regole certe predefinite.
Anziché destinare i fondi secondo regole chiare ed uguali per tutti si lascia che a decidere siano i comitati regionali che teoricamente conoscono meglio il territorio ma che allo stesso tempo – soprattutto da quanto Innocenti ha polarizzato la politica federale – sono espressione di una parte…
Già immaginiamo quante polemiche ci saranno sull’assegnazione dei fondi e sulla valutazione dei progetti visto che non sono previsti criteri per misurare i risultati per cui tutto è opinabile.
Se venisse presentato un progetto per aumentare i praticanti del rugby old questo potrebbe essere premiato maggiormente di chi opera nelle scuole perché magari in termini di tesserati è più facile coinvolgere old che bambini…
La stessa formazione prevista per gli under 17 ricorda i vecchi centri di formazione che costringevano le società minori a spostare i loro atleti verso altri club con l’aggaravante che verrebbero favoriti economicamente solo questi ultimi.
Nessuna soluzione a quei problemi che già si erano evidenziati con i centri di formazione voluti da Gavazzi e poi soppiantati dai CFP under 18 che correttamente portavano alla formazione federale gli atleti migliori e che stanno dando buoni risultati a livello di nazionale giovanile.
Quello che di buono è stato fatto viene smantellato con un salto nel buio anziché integrare l’attività federale con quella dei club promuovendo buone pratiche e premiando economicamente i club che creano una scuola di rugby anche alternativa a quella federale.
Ci si aspettava criteri certi per assegnazione dei fondi e risultati misurabili non denaro a pioggia sui progetti degli amici degli amici.
Basti pensare che i club di eccellenza verranno beneficiati da contributi per creare questi centri….mentre i restanti centri (una decina) verranno spalmati sul resto dell’Italia sud escluso …
Ulteriore confusione nella formazione degli atleti under 22 che – una ventina in tutto – verranno suddivisi tra Parma / Padova e Treviso e legati alle franchigie.
Questi atleti che verranno dai club, dove la Federazione già sa che l’aspetto fisico non sarà curato con l’attenzione dei CFP, dovranno intraprendere un percorso di due/tre anni in cui si devono prima formare fisicamente e giocheranno 10/12 partite l’anno in qualche club di eccellenza ed ovviamente saranno vincolati con la federazione.
Una follia …. Ed è chiaro che i più promettenti oggi preferiscano il campionato francese o i club di eccellenza.
Di fatto la peggiore soluzione che poteva trovarsi, vincolare atleti e non farli giocare in attesa che diventino dei “culturisti” senza esperienza di gioco reale.
Il vero scopo di Innocenti è però un altro … allorquando i problemi esploderanno lui potrà dire che le responsabilità sono dei club che non collaborano perché lui le risorse le ha messe …. Se le cose non andranno non sarà mai colpa sui ma sempre di qualcun altro.
Presidente, da te ci si aspettava innanzitutto la conoscenza del territorio e delle soscietà sportive, non utopistici ed irrealizzabili progetti già fallimentari in partenza.
https://www.youtube.com/watch?v=aObvLT2XWoo