Parte il nuovo Campionato di Top 10

Domenica prossima parte il nuovo Campionato di Top10 e nella conferenza stampa organizzata a Parma lo scorso 27 settembre non è stato fatto il minimo accenno al fatto che in questo Campionato verrà consentito ad alcune squadre, così come è stato lo scorso anno, di schierare in campo giocatori tesserati come italiani quando da regolamento andavano tesserati come stranieri.

In sintesi chi ha rispettato le regole di tesseramento per i giocatori provenienti da Federazioni estere con passaporto italiano dichiarando di non avere un genitore o il nonno italiani sono stati tesserati come stranieri, chi trovandosi nella stessa condizione avendo invece dichiarato di avere il genitore o il nonno è stato tesserato come giocatore italiano.

Eppure per sanare questa situazione bastava assumere una delibera federale con la quale si affermava che tutti gli atleti provenienti da federazioni estere con passaporto italiano potevano giocare in tutti i campionati Nazionali e Regionali come italiani (perché sono italiani a tutti gli effetti), e di questi chi non
era in possesso dei requisiti previsti dalla regola 8 di World Rugby non poteva essere convocato per nessuna Rappresentativa Nazionale Italiana.

Noi di 15 abbiamo segnalato da diversi mesi questa “anomalia”, che conseguentemente falserà anche il corretto svolgimento dei campionati 2022/2023, segnalando anche alcuni nomi di atleti che sulla base dell’attuale regolamento non avevano i requisiti per essere tesserati come giocatori italiani, invece il Marchese Innocenti del Grillo sta facendo finta che questo problema non esiste, ma la cosa peggiore è il silenzio delle Società di Top 10 che non intendono prendere una posizione su questo tema solo per, come dice Vittorio Munari, non sollevare in questo momento elementi di rottura tra le Società di Top 10 per la creazione della Lega di cui lui è uno dei promotori…

Quindi secondo Vittorio Munari per convenienza si potrà disputare un nuovo campionato barzelletta e “temporaneamente” mettere da parte tutti quei valori di cui noi rugbisti ci riempiamo in continuazione la bocca come la lealtà sportiva, la correttezza, il rispetto ecc. ecc.

Invece il Marchese Innocenti del Grillo dopo la telefonata della scorsa settimana spera che Rugby World vada in suo soccorso per sanare questa situazione dimenticandosi però che le norme non sono
retroattive e lo scorso campionato ci sono state assegnazioni di titoli, promozioni e retrocessioni condizionate proprio da questa situazione.

Vi facciamo l’esempio di un giocatore del Colorno la cui responsabilità di essere stato tesserato come italiano, pur non avendone il diritto, è addebitabile in larga parte alla FIR anche se il giocatore ha firmato una dichiarazione non veritiera.

Parliamo del giocatore Gregorio Del Prete che prima di essere tesserato come italiano la FIR avrebbe dovuto verificare se era stato “catturato” dalla UAR vestendo la maglia di una rappresentativa nazionale.

Del Prete, guarda caso, il giorno stesso in cui è uscito il nostro articolo è stato denunciato dal Segretario della FIR e la Procura è stata costretta ad aprire un fascicolo nei suoi confronti.

La dirigenza del Colorno chiamata in causa dalla Procura, a detta dei propri dirigenti, sta portando avanti la tesi difensiva che a prescindere dalla correttezza o meno del tesseramento Gregorio Del Prete è sempre stato schierato in campo non superando il numero dei 4 giocatori stranieri consentiti dal regolamento.

Noi di 15 siamo andati a controllare la veridicità di questa affermazione ed è risultato invece che in 3 partite (1 addirittura con la retrocessa Lazio) sono stai schierati 4 giocatori stranieri + Gregorio Del Prete.

Le 3 partite sono:
Calvisano vs Colorno del 27 febbraio 2022
SS Lazio vs Colorno del 13 marzo 2022
Colorno vs Valorugby del 23 aprile 2022

In queste 3 partite, oltre Del Prete, i 4 stranieri schierati in campo sono stati:

  1. Booysen Doctor
  2. Devoto Bruno
  3. Mtyanda Lubabalo
  4. Van Tonder Jaco

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