OMOLOGAZIONI E DEROGHE TERRENI DI GIOCO – parte terza…….. e purtroppo non finisce qui

Stamattina avevamo scritto un pezzo al riguardo che sarebbe uscito domani in mattinata ma le odierne dichiarazioni di Innocenti su Repubblica.it ci hanno costretto a fare delle puntualizzazioni per via delle bugie contenute in detto articolo. 

Questo l’articolo che avevamo scritto e che sarebbe uscito domani:

4 settembre 2021, data storica per il rugby italiano, in particolare per i Presidenti di tutte le Società che gestiscono un campo in terra battuta o in erba naturale che potranno riprendere a fare sonni tranquilli perché il nuovo Consiglio Federale della Federazione Italiana Rugby a più di due mesi dell’inizio della nuova stagione sportiva ha finalmente partorito la delibera della deroga 2021/2022 alla deroga 2020/2021 dell’allora Presidente della CTF Franco Ascione.

Scusate il gioco di parole ma è proprio questo che hanno deliberato! Si, sembra una barzelletta ma è proprio così, hanno concesso la deroga alla deroga che era stata concessa lo scorso anno dando tutta una serie di motivazioni pretestuose, come se non si sono voluti assumere le responsabilità al 100% chiamando in causa indirettamente il vecchio Consiglio Federale……..un genio chi ha pensato questo escamotage!!!! 

Così come troviamo pretestuosa la motivazione di non concedere la “deroga alla deroga” per i campi in erba sintentica di vecchia generazione come se questi fossero meno pericolosi di quelli in terra battuta. Per negare la deroga alla deroga ai campi in erba sintetica di vecchia generazione si sono appellati alla regola 22 di World Rugby che prevede “i terreni non in linea con le indicazioni di detta regola non potranno essere omologati”. Prima che qualche webeota dica “beh! hanno applicato la regola 22 di Wold Rugby, non potevano fare altro”, precisiamo che la regola 22 di World Rugby è in vigore già da diversi anni, così come da diversi anni veniva concessa la deroga a questi campi perché ritenuti non meno pericolosi di quelli in terra battuta!!!

Comunque le Società che gestiscono un campo in erba sintetica di vecchia generazione non dovranno far altro che smantellare il manto erboso, e non importa se una volta tolto il sintetico il terreno sarà più duro del cemento armato, però in questo modo potranno ottenere anche loro la “deroga alla deroga”………..

https://www.youtube.com/watch?v=uScZ8uRtEG8

Questa invece è la breve smentita alle dichiarazioni di Innocenti su Repubblica.it che ripercorre tutto l’iter procedurale seguito dal Segretario Direttore Generale che non potrà essere smentito in quanto supportato da quanto da noi scritto nei nostri precedenti articoli che vi invitiamo ad andare a rileggere.

Tutto nasce dall’autonoma iniziativa del Segretario Direttore Generale di inserire, di sua iniziativa, nella Circolare Informativa 2021/2022 la dicitura “ i campi potranno ottenere l’omologazione previo parere della Commissione Impianti”. 

Quando noi di Quindici abbiamo sollevato il problema che i tempi erano troppo ristretti per far “girare l’Italia” ai Componenti della Commissione o chi per loro per misurare tutti i campi da rugby, hanno provato a porre rimedio a questa minchiata cercando dapprima una “testa di legno” che si assumesse la responsabilità della firma delle deroghe. Hanno provato prima con Daniele Pacini e dopo la sua risposta negativa hanno provato ad incastrare il Presidente della Commissione Impianti Giulio Donati….chiaramente anche lui ha risposto picche.

A quel punto il Segretario Direttore Generale ha convocato una riunione a cui hanno partecipato oltre a lui i due vice presidenti Morelli e Luisi dove è stata trovata la soluzione di come dare la colpa della loro incapacità al vecchio Consiglio Federale, quindi a seguire la delibera e immediatamente dopo l’intervista a Repubblica….Bravi! Campioni nel mistificare e  soprattutto nella strategia della comunicazione..10 e lode!!!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.