COMITATO REGIONALE VENETO – CLUB A CONFRONTO, BUONA LA PRIMA! … E la seconda?…….

Dopo l’incontro di settembre c’era molta attesa per il secondo appuntamento della “Auto-Formazione Circolare” il nuovo format inventato e brevettato da Trevisan & Co. che a detta dello stesso Trevisan era ciò che mancava in Veneto!

Partiamo dalla fine.

Manca il Comunicato Ufficiale che il neo coordinatore nazionale Gianluca Galzerano, non ha ancora divulgato urbis et orbis.

Che succede? Per l’altro comunicato non era ancora conclusa la riunione che già era stato diffuso….

Evidentemente si stanno cercando le parole giuste perché il testo trovi l’approvazione del sor Marchese Innocenti Del Grillo.

Perché?

Semplice! i club veneti che fanno attività sono 73+4 ex Ftgi.

Ebbene, stavolta è andata ancora peggio che a Treviso, in totale non si è arrivati nemmeno a 40 presenze, compresi i membri di Comitato, i relatori (qualcuno accompagnato dalla “morosa”), la premiata coppia di fatto Borgato & Faccioli, alcuni club presenti con due persone e la coppia Marco Bazo e collega che si sono sorbiti educatamente e pazientemente tutta la riunione!

Totale dei club? Volendo essere buoni saranno stati al massimo una ventina … non certo di più!

Un altro successo?

Ma quale successo!!!

Dal punto di vista delle presenze e dei contenuti, gli appuntamenti della “Auto-Formazione Circolare” si stanno rivelando un FIASCO perché le assenze sono numerose proprio tra le fila del “cerchio magico” del Sor Marchese!

La “Circolare dell’Auto Formazione” è partita con l’intervento di Trevisan durato appena una quarantina di secondi che si è limitato a ringraziare i presenti “per essere così numerosi” ??????… a questa affermazione alcuni dei presenti in sala hanno “strabuzzato gli occhi” e hanno iniziato a roteare la testa cercando conferma di quanto ascoltato e di una faccia amica per esternargli con gli occhi: “ma questo ci fa o c’è?”

Per lui si può dire parafrasando una citazione di altri tempi: “si è aperta una porta e non è entrato nessuno: era Trevisan.”

Andando al merito della riunione a Padova, città universitaria, nota per i gran dottori che la abitano si parte subito con il piatto forte, lectio magistralis del guru del rugby italiano!

Quindi parola a Vittorio Munari che doveva relazionare sui temi del “Modello Societario e gestione risorse umane”!

Proprio Vittorio, che si è sempre tenuto alla larga dal ricoprire il ruolo di Presidente di una Società per spiegare ai Presidenti come si fa il Presidente

Da consumato “form_attore” racconta quali sono i cardini del club, valori, condivisione, obbiettivi, appartenenza … Organigrammi? Funzioni? Ma va! Lassa perdar!!

Dal pulpito predica che se il rugby è arrivato in tal stato è anche colpa della lievitazione degli “euri” con i quali i Presidenti si rubano tra loro gli “alti valori” di allenatori, educatori e giocatori … apperò!

Grazie Vittorio, grazie per avercelo detto, fino ad oggi non l’avevamo compreso!

Sul capitolo “gestione risorse umane”? Grande delusione…. neanche mezza

parola!

D’altronde cosa potrebbe dire? Nella sua pluridecennale esperienza di Direttore Generale, nei suoi staff sono sopravvissuti solo gli yes man! Gli altri, se intelligenti o troppo attivi, sapeva come farli allontanare!

Fatto bene Vittorio a non aver detto nulla in merito!

Un’oretta e rotti di predica alla fine, anziché applaudirlo, era forse preferibile accompagnare il suo commiato in buon stile ecclesiastico con un bel … credo in un solo …. magari sarebbe stato più contento!

2° intervento Il “miracolo Valsugana”.

Chissà per quale motivo, il palco è toccato all’esordiente Consigliere Regionale Fabio Incastrini Presidente dei ValsuJunior …….mamma mia! Che

contrasto con Vittorio!… una esposizione macchinosa (sorry, mal raccontata) piatta, tutto organigramma e organizzazione matematica, puntuale e sistematica … qui iniziano i primi sbadigli e i primi “do cojoni”!

Qualcuno in camera caritatis ha chiesto perché per raccontare la bella storia del Valsugana non sono intervenuti i veri artefici di questo miracolo piuttosto che il miracolato? Quali sono gli artefici? Fabio Beraldin, Lele Marchiori oppure lo stesso Presidente Franco Beraldin cheha detto solo due parole presentando alla platea il Consigliere Regionale Incastrini, che secondo noi neanche lo ha votato nelle elezioni di fine maggio.

Bello e interessante invece il 3° intervento…. Bravo Mogliano!

Bravo e ottimo il responsabile Mattia Zappalorto!

Nella prima parte ha presentato molto bene l’esperienza di Mogliano, ottimi spunti da seguire ed esperienze certamente da mutuare.

Peccato che nella più lunga seconda parte ha approfondito il metodo tecnico e qui si è capito che questa non è materia dei Presidenti ma piuttosto degli allenatori.

Qualche tentennamento dalla platea, altri sbadigli ma non si è affatto udito i “do cojoni” dell’intervento precedente…

Ma fa niente! di fronte ad una platea composta da 20 Presidenti di Società Mattia Zappalorto ha fatto un figurone!

Un avvertimento ai dirigenti del Mogliano: state attenti! per come ce l’ha raccontata poco prima Munari, qualche altro Presidente o il Comitato o la FIR … ve lo fregano il Mattia!!!

Con il brillante (!!!) 4° intervento di Faccioli, sarà stato tardi, sarà stato l’argomento, sarà stata la fame, sarà stato il sonno, saranno state… le “cavallette”… più di qualcuno ha iniziato ad alzarsi dalla sedia e, pur se rincorso dal paziente dott. Bazo che cercava di convincerli a rimanere, se ne è ugualmente andato via.

Quindi in pochi si sono effettivamente resi conto della grave situazione nella quale versa il settore arbitrale nel Veneto, certo crisi di vocazioni, ma pure è necessaria, anche se non dichiarata, una migliore gestione delle risorse umane (… servirebbe il metodo Munari!) all’interno della stessa categoria.

Cosa serve? Prima di tutto un aiuto di chi? Dei Presidenti di Club … of course!

Ci riferiscono che quando la platea si è ridotta ad una quindicina di presenze, quando oramai i maroni erano diventati enormi, è finalmente arrivato il momento dell’intervento del Dott. Bazo.

Come già detto nella puntata 1 … è fuori dubbio che l’argomento “Concussion” sia il più serio e Trevisan lo ha relegato anche questa volta come ultimo intervento … alle ore 13:00 passate!!! Una vergogna!

Questa è cronaca, ora le considerazioni:

Trevisan, una preghiera, se mai ci dovesse essere il terzo passaggio della “Circolare auto celebrativa”… fai aprire la riunione al Dott. Bazo, se lo merita! Rispetta almeno lui!

Trevisan … batti un colpo … magari solo un colpetto! Di qualcosa di serio al rugby Veneto che ti ha eletto, non limitarti solo a ringraziare i “numerosissimi presidenti” presenti.

Possibile che di fronte a quei venti (!) Presidenti non hai nulla di stimolante e di interessante da dire? una via per un sostegno, un appoggio, una misera idea utile a spingere la ripartenza, Nulla!

Possibile vederti tirare un brutto pugno sul tavolo del Sor Marchese che ti ha fatto eleggere e pretendere che inizi a muoversi verso il rugby di base? Non preoccuparti … tutti sanno che non lo farai mai!!!

Ti rendi conto che sabato a Padova mancavano più di cinquanta società?

Ti viene in mente che moltissimi Presidenti si stanno già spremendo ed impegnando nei loro club per raddrizzare una situazione …. mai vista prima d’ora?

Sei sicuro di voler continuare con questa farsa di riunioni sulla “auto-formazione circolare”?

Tu che dici di essere il Presidente di tutti, dovresti prima imparare a fare il Presidente, avvicinarti alle questioni con i “quattro schei de meno in tasca” …

La supponenza, il pensare di essere sempre il più bravo lasciala ai vertici nazionali…. in Veneto si è sempre stati abituati a lavorare sodo e senza l’aiuto di nessuno e anche per i prossimi tre anni le società potranno fare a meno di te e del Sor Marchese…… perlomeno rispetto al Marchese, tu stai zitto, non disturbi e non ti fai notare e sei bravissimo a ringraziare i presenti per essere così numerosi e, soprattutto, ti conviene così potrai anche tu scaricare la colpa degli insuccessi sul presidente nazionale ….così come faceva quel qualcuno che ti ha preceduto e ha fatto anche una brillante carriera.

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