Cari Procuratori,
il giorno 22 giugno vi è arrivato un esposto avente ad oggetto i tesseramenti di alcuni giocatori argentini che nella scorsa stagione sportiva erano stati tesserati come italiani e che per decisione dell’attuale Consiglio Federale anche per questa stagione sportiva manterranno lo status di giocatori italiani.
Su questa questione è stata chiesta chiarezza anche da due Senatori della Repubblica vicini al mondo del rugby che hanno presentato una interrogazione al Ministro per lo Sport Valentina Vezzali.
Più volte con i nostri articoli abbiamo sollecitato che le indagini prendessero il via chiedendo a tutti questi giocatori argentini con passaporto italiano di fornire un certificato anagrafico per mezzo del quale verificare se questi atleti con la loro autocertificazione avessero dichiarato il vero rispettando quanto stabiliva la delibera di Consiglio Federale e la circolare interpretativa inviata a tutte le Società dall’allora Direttore Generale per essere stati tesserati come giocatori italiani (avere un genitore o un nonno italiano).
Tutto questo non per colpire le Società o i stessi giocatori per aver dichiarato eventualmente il falso, ma solamente per far partire la nuova stagione sportiva in piena trasparenza e lealtà competitiva
Purtroppo dal 22 giugno non è partita alcuna vostra iniziativa e venerdi 22 settembre scorso il Viadana ha pubblicizzato sul proprio sito la formazione che il giorno successivo sarebbe scesa in campo nella partita amichevole con il Valorugby.
Tra i giocatori che ha schierato in campo, e che molto probabilmente utilizzerà per il campionato che inizierà il 2 ottobre, ci sono atleti che abbiamo denunciato non essere in regola con la delibera di CF e la circolare che il Direttore Generale Michele Signorini aveva inviato prima dell’inizio della scorsa stagione Sportiva a tutte le Società.
Quando parliamo di Delibera di CF intendiamo la Circolare Informativa 2021/2022 che è appunto una delibera di CF.
Oltre agli atleti del Viadana abbiano segnalato la posizione di giocatori di altre Società, ma nulla è stato fatto.
Purtroppo per ristabilire il principio di lealtà sportiva siamo stati costretti a passare preventivamente per la giustizia sportiva e solo nel caso non ci ritenessimo soddisfatti di come sono state svolte le indagini, e soprattutto SE verranno svolte, abbiamo la possibilità di ricorrere alla Magistratura Ordinaria.
Noi non vogliamo assolutamente ricorrere alla Magistratura Ordinaria perché il nostro unico interesse non è quello di colpire qualcuno per come sono andate le cose nello scorso campionato, ma è solo quello di far partire il nuovo in piena trasparenza e lealtà competitiva.
Sappiamo perfettamente che il prossimo 14 ottobre scadrà il mandato da Procuratore Federale della Federugby e che il nuovo è già stato nominato nel Consiglio Federale di Biella della scorsa settimana.
Questa però non potrà essere una motivazione attendibile per giustificare che dal 22 giugno al 14 ottobre nulla è stato fatto dalla Procura Federale per accertare se ci sono giocatori argentini con il passaporto italiano a cui è stato riconosciuto lo status di giocatore italiano pur non avendo i requisiti previsti dalla delibera di Consiglio Federale e ribadita dalla circolare inviata a tutte le Società prima dell’inizio della Stagione Sportiva dall’allora Direttore Generale.
Quindi signori Procuratori, non ce ne vogliate per le iniziative che a breve andremo ad intraprendere ma ci teniamo a ribadirlo noi non vogliamo colpire nessuno, chiediamo solo trasparenza!!!!