IPSE DIXIT – 1^ pillola

PREMESSA
IPSE DIXIT è una rassegna, in video pillole, delle promesse fatte nella precedente campagna elettorale da Marzio Innocenti, impegni annunciati, ma sempre disattesi, che hanno influenzato non poco le società nella scelta.

A pochi mesi dalle prossime elezioni riteniamo giusto, utile e soprattutto doveroso evidenziare quanto quelle promesse e quegli impegni siano stati mantenuti e realizzati.

Tre anni di falsi proclami, annunci di iniziative fantasma, contraddizioni e contrapposizione frontale ed ostile con tutti gli stakeholder del rugby e continui cambi di rotta come quello di pochi giorni fa con la decisione di riportare a 10 le società partecipanti all’Elite.

La prima pillola di IPSE DIXIT non poteva che trattare la Riforma dei Campionati che Innocenti aveva promesso di realizzare.

Abbiamo scelto di non commentare e di lasciare alle parole del Presidente il compito di smascherare la grande e imbarazzante overdose di propaganda sterile.

Ascoltate attentamente:

IPSE DIXIT  

Riforma campionati linea netta tra professionisti e dilettanti (rugby ludico)
Entro 3 stagioni un campionato di Super Lega !
Un campionato nazionale solo professionistico, a cui si accede non per promozione ma per criteri economici, tecnico-sportivi, strutturali e organizzativi decisi dalla federazione, chi li rispetta può chiedere di partecipare alla SuperLega.
Non ci sono limiti al numero di società, chiunque può partecipare, possono partecipare club, associazioni di club ed anche associazioni di territorio.
Ad esempio la Sicilia può decidere di fare una squadra e partecipare se rispetta i requisiti.
Non ci sono retrocessioni, il modello è  quello dell’NBA americano con un commissioner e un consiglio dei proprietari che gestiscono.
Campionato di alto livello, incerto e combattuto, grande qualità atletica e tecnica il massimo che possiamo fare nella nostra nazione.
All’interno di questo superlega non vale la circolare informativa.
Per raggiungere gli obiettivi tecnici concordati con la Federazione tutto sarà deciso dal commissioner e dal consiglio dei proprietari.
Darà il titolo italiano ed un posto nelle coppe europee.
I club e le associazioni di club che partecipano a questa superlega possono/debbono fare una divisione nazionale, la A, B, o C, scelgono loro.
Però la possono/debbono farla per dare uno sbocco ai giocatori delle loro squadre giovanili.
I giocatori che entrano nell’alto livello, entrano nella superlega, con un sistema di draft per la quale chi si è classificato ultimo l’anno precedente sceglie per primo.
Al di sotto di questo c’è il rugby non professionistico ma professionale perché all’interno sono tutti dilettanti.
Campionati ed allenamenti strutturati in modo che i ragazzi giochino e studino e lavorino
all’interno di club che vogliono fare la serie A ci devono essere delle figure professionistiche: l’allenatore, preparatore atletico e manager della società.
Questo sarà un po più attenuato nella serie B e non verrà richiesto nella C e nella D, dove il rugby è un rugby chiamato ludico, una grande platea dove giocano ragazzi giovani, meno giovani, per divertirsi e stare insieme un grande serbatoio di giocatori, dirigenti, arbitri, medici e tutto quello che può servire al nostro sport per cui è giusto che venga seguito, la federazione deve dare attenzione a tutti quanti.
Ci sarà il titolo italiano Superlega e Serie A, campione d’Italia di serie A e campione d’Italia di Superlega.
E in tutte queste categorie, A-B-C-D, ci saranno molte promozioni e molte retrocessioni, 4 dalla A alla B, 8 dalla B alla C, 8 dalla C alla D ed ovviamente identiche promozioni
.
In modo che tutti possono programmare in modo che chi vuole fare la scalata alla serie A lo possono fare senza trovare colli di bottiglia troppo stretti che gli impediscono di andare avanti.

(22  Febbraio 2021)
Innocenti e la Riforma dei Campionati 

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