CAMPIONATO DI ECCELLENZA SUL MODELLO LEGA NBA

Cari lettori ci scusiamo con voi se non vi stiamo più informando della consueta riunione di Lega NBA ma, non essendoci notizie importanti tanto da far dire a qualcuno di quelli che ci partecipa “ma che la facciamo a fare questa rottura de……?”, abbiamo ritenuto non ammorbare anche voi oltre quelli che già ci partecipano.

Però vogliamo parlarvi della novità introdotta quest’anno dalla circolare informativa.

Il Marchese del Grillo in campagna elettorale ci aveva omesso che il passaggio per arrivare al modello Lega NBA del Campionato di Top10 passasse attraverso la possibilità per i club italiani del tesseramento degli stranieri, in particolare gli argentini di quinta e sesta scelta con passaporto italiano.

Si cari amici di quinta e sesta scelta perché quelli di prima e seconda scelta giocano già nei Campionati maggiori di Francia e Inghilterra e quelli di terza e quarta giocano nella seconda divisione sempre del Campionato Francese.

In pratica da noi verranno a giocare le pippe!!!!!

A causa dell’inflazione galoppante argentina molti giocatori stanno cercando un contratto in Europa ma le norme italiane negli anni scorsi impedivano questa emigrazione perché c’era una vision che privilegiava l’utilizzo dei giocatori provenienti dai nostri vivai piuttosto che da quelli esteri.

Questa vision ha fatto si che negli ultimi anni si è passati dall’avere una Squadra Nazionale composta in larga parte da oriundi a tutti ragazzi cresciuti nei nostri vivai, formati dai nostri club e dalla FIR tramite le Accademie.

Si è passati a livello di Under 20 ad avere una Nazionale giovanile che saliva e scendeva da Tier 1 a Tier 2 un anno si ed un anno no, ad avere una Nazionale che gioca alla pari con tutte le squadre di Tier 1 con buone prospettive per il futuro.

A livello di Under 18 abbiamo battuto costantemente squadre come l’Irlanda, la Francia, la Scozia e il Galles, rimaneva solo fare un altro piccolo passo per arrivare a battere l’Inghilterra….. quindi una vision basata su un programma a medio e lungo periodo.

Si è investito sulle franchigie per far giocare i nostri talenti in Italia con contratti prestabiliti avendo l’accortezza di preservarli per l’utilizzo nella squadra Nazionale mentre adesso, grazie a Lei caro Presidente, i nostri migliori talenti allettati da cifre di molto superiori ai nostri contratti prestabiliti iniziano ad emigrare in Francia ed Inghilterra.

Grazie ad Innocenti adesso si torna al passato e il nostro Campionato di Top10 verrà infarcito dai pronipoti degli emigranti degli anni 50/60, verranno chiusi i CDF della FIR per dislocarli presso i club, ed è già stata chiusa l’Accademia Federale.

In questa fase, anche se noi siamo convinti che avevamo imboccato la strada giusta per risalire la china, non vogliamo affatto criticare se è giusto o sbagliato quello che sta facendo la nuova dirigenza federale, diciamo solo che Gavazzi e i suoi Consiglieri una vision di dove doveva andare il rugby italiano ce l’avevano, mentre adesso non ci vogliamo sbagliare il Marchese ed i suoi cortigiani sembrano “navigare a vista”, senza una idea se non quella di demolire quello che è stato fatto precedentemente pur di far passare il principio di cambiamento…..

E’ indubbio che il ritorno in patria di questi pronipoti toglierà posto ai giocatori cresciuti nei vivai dei club e allora le domande sorgono spontanee :

– A cosa serve?

– Si spera nel miracolo di trovare una decina di Diego Dominguez da schierare nella Squadra Nazionale Italiana?

– Qual è la nuova vision di questo Consiglio Federale?

– Dove stiamo andando?

Non sappiamo voi, ma noi queste domande ce le stiamo facendo.

Ci sarebbe piaciuto se nella conferenza stampa dei primi cento giorni da Presidente il sor Marchese, invece di manifestare ancor di più il suo ego, avesse parlato anche di questo….. spiegandoci in che direzione vuole andare il rugby italiano e il perché di queste scelte!!!!!

A nostro avviso con questa riapertura delle frontiere molti club investiranno ancora di meno sul reclutamento e sulla formazione perché prendere un argentino per coprire un ruolo scoperto nella propria squadra costerà molto di meno che spendere soldi per fare una ulteriore U.19 dalla quale probabilmente non uscirà mai una seconda linea un centro, un estremo ecc. ecc…..

Almeno avessero imposto una limitazione al numero….. neanche quella!!!!!

Nel medio periodo ci ritroveremo ad assistere ad una finale come quella di qualche anno fa tra Calvisano vs Viadana dove c’erano 28 giocatori stranieri schierati in campo tra le due squadre.

Marchese, per il bene del rugby italiano spieghi la vision di questo Consiglio che noi non l’abbiamo capita….. anzi la spieghi al movimento che una parte sta godendo di questa sconsiderata scelta ma un’altra buona parte le sta mandando diverse imprecazioni…..

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